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Cardano ADA

La blockchain di terza generazione

Cardano ADA

Cos’è Cardano

Cardano è la blockchain di terza generazione il cui obiettivo è quello di risolvere i problemi di scalabilità della blockchain di prima generazione (Bitcoin) e di seconda generazione (Ethereum) ed i suoi token sono gli ADA.

Premetto che non sono un consulente finanziario e sto scrivendo questa pagina dedicata a Cardano perchè la seguo dall’inizio, ho seguito l’evoluzione del progetto e la reputo, a mio modestissimo avviso, forse una delle migliori, se non la migliore blockchain oggi esistente per ciò che si propone di fare e soprattutto su come lo sta concretamente realizzando. Ma questo è e rimane solo un mio personalissimo pensiero e non voglio assolutamente influenzare nessuno. 

Il suo fondatore, Charles Hoskinson, non è proprio l’ultimo arrivato, in quanto è lex CEO di Ethereum.

Il progetto Cardano nasce nel 2015 quando un gruppo di imprenditori giapponesi, il gruppo Emurgo, ha incaricato la Input Output Hong Kong (IOHK) con a capo proprio Charles Hoskinson, di creare una nuova blockchain che rivoluzionasse ciò che erano i limiti principali della blockchain di Bitcoin e di Ethereum.

È nata quindi la Cardano Foundation, senza scopo di lucro, la quale si concentra sull’adozione di Cardano e sulla sua promozione per garantire la crescita dell’intero ecosistema.

Eh si!

Quando si parla di Cardano non si parla di una blockchain per una semplice criptovaluta, ma si parla di un vero e proprio ecosistema legato al mondo crypto e degli smart contract, che a mio modestissimo avviso, rivoluzioneranno completamente il nostro futuro perchè si tratta di sistemi che possono essere integrati in qualsiasi settore in cui è necessario che vengano rispettati aspetti come sicurezza e trasparenza. E quindi nel settore finanziario in primis, ma anche in settori come quello delle elezioni, delle assicurazioni, o del mondo dei giochi ecc. ecc. proprio per via del fatto che si tratta di una rete completamente decentralizzata.

In un anno e mezzo hanno raccolto oltre 60 milioni di dollari per questo progetto, che ha portato, nel 2017, alla nascita di Cardano. 

La Proof of Stake di Cardano

Per gli amanti dei tecnicismi, Cardano è stata creata completamente da zero con un linguaggio di programmazione avanzato, il linguaggio Haskell (il top in termini di sicurezza) e si tratta di una blockchain il cui algoritmo di consenso non è il Proof of Work (PoW), oramai obsoleto e soprattutto altamente inquinante per via del fatto che richiede un enorme dispendio di energia elettrica, ma è l’algoritmo Ouroboros che si basa sulla Proof of Stake (PoS). 

Ma cosa significa esattamente Proof of Stake? Significa che sulla blockchain di Cardano non c’è il mining, ovvero non devono essere estratte nuove coin, come invece accade ad esempio per bitcoin, e che rappresentano la ricompensa per i minatori, ma l’intero algoritmo di consenso, quello che valida le transazioni, gli smart contract e tutto ciò che accade sulla blockchain col fine unico che non ci possano essere operazioni fraudolente, avviene attraverso il forging (forgiare una coin) per mezzo di validatori, che vengono ricompensati direttamente con delle fee attraverso l’attività di staking. I validatori vengono selezionati casualmente e proporzionalmente alla quantità di ADA che possiedono e che metteno in staking, ovvero che mettono al servizio della blockchain per produrre nuovi blocchi della catena contenenti tutte le varie informazioni su ogni singola nuova operazione.

Ma a questo punto potresti porti la domanda, ok, ma per validare le operazioni occorre essere sempre online?

Il protocollo di staking Ouroboros ha introdotto la figura della Stake Delegation. Praticamente chi decide di mettere in staking i propri token per ottenere ricompense va a delegarli a dei veri e propri staking pool che sono sempre online.

L’adottare un algoritmo di consenso di tipo Proof of Stake, rende così ogni transazione molto più veloce e soprattutto meno onerosa in termini di fee rispetto a quelle che si hanno sulla blockchain di Bitcoin o su quella di Ethereum e questo rappresenta un grandissimo punto a favore per Cardano.

Senza scendere troppo nei dettagli, possiamo dire che un altro punto di forza della blockchain di Cardano è che è strutturata a layer, a livelli, e ciò la rende sicuramente più flessibile ed idonea soprattutto per la programmazione dei più svariati tipi di smart contract. Pensa al solo fatto di dover apportare nel tempo degli aggiornamenti alla blockchain. Con una struttura a layer si può operare tranquillamente lasciando operativo un livello ed operando sull’altro fino a che non si ha l’assoluta certezza che tutto funzioni.

Ada la criptovaluta di Cardano

La criptovaluta di Cardano è l’ADA che ha una max supply (fornitura massima) di 45 miliardi di unità. Si tratta quindi di un numero finito di ADA. Trattandosi di un algoritmo di consenso basato sulla Proof of Stake, scambiare ADA è un operazione molto veloce e soprattutto molto economica.

La roadmap di Cardano

La roadmap di Cardano è organizzata in 5 epoche.

  1. Nel 2017 abbiamo l’epoca Byron che rappresenta il lancio della Blockchain di Cardano e le prime transazioni di ADA
  2. Nel 2020 abbiamo l’epoca Shelley che ha portato ad una completa decentralizzazione della rete
  3. Nel 2021 siamo entrati nell’epoca Goguen che è la fase in cui vengono lanciati i primi smart contract
  4. Seguirà l’epoca Basho nella quale si assisterà ad un ottimizzazione della scalabilità e dell’interoperabilità.
  5. E in ultimo ci sarà l’epoca Voltaire che comporterà l’introduzione di un sistema di tesoreria per la Governance decentralizzata (DAO).

Tutto sta procedendo secondo le pietre miliari indicate nella roadmap, un pò a rilento rispetto a molti altri progetti crypto, ma sicuramente tutto in linea con quanto previsto e progettato. 

Uno dei principali obiettivi di Cardano, che tra l’altro è stato anche presentato quest’anno e che rappresenta una vera e propria rivoluzione soprattutto per i popoli dei paesi non ancora sviluppati come molte realtà del popolo africano, riguarda il fatto di poter creare una sorta di identità digitale da associare alle transazioni, informazioni importantissime soprattutto laddove ci sono persone che non hanno un proprio conto bancario ma che attraverso Cardano possono eseguire in modo inconfutabile ed insindacabile tutte le loro operazioni, garantite per l’appunto dalla blockchain di Cardano. Rivoluzionario!

Perchè proprio in Adfrica? Beh! Perchè in Africa non hanno dovuto sradicare nessun ecosistema bancario consolidato, perchè inesistente, e quindi non hanno dovuto abbattere per poi ricostruire qualcosa, ma hanno semplicemente lanciato il progetto da zero. Un ottimo punto di partenza direi, proprio per comprendere se tutto ciò può essere realmente sostenibile per poi provare ad inserirsi anche in altri paesi. 

Ma veniamo adesso ad un altro obiettivo presente nell’ecosistema Cardano, quello della Interoperabilità. Abbiamo infatti parlato di blockchain di Bitcoin, di Ethereum e ce ne sono molte altre, che hanno il problema di non parlarsi tra di loro. Infatti io non posso inviare i miei bitcoin ad un indirizzo Ethereum, proprio perchè le diverse blockchain non comunicano tra di loro, parlano linguaggi differenti. Lo scambio di criptovalute può avvenire solo attraverso degli exchange. Cardano vuole invece far comunicare tutte le blockchain in modo da rendere tutto questo possibile.

Cardano è la prima rete blockchain completamente decentralizzata

Ciò che è realmente importante da comprendere è che adesso la rete di Cardano è completamente decentralizzata in quanto il progetto Shelley è stato portato a termine a marzo 2021. La produzione dei blocchi, da marzo 2021 in poi è avviene solo da operatori indipendenti di staking pool. IOHK non parteciperà più alla produzione di nuovi blocchi e proprio per questo motivo, Cardano è diventata la prima rete blockchain completamente decentralizzata.

 

Cardano diventa una blockchain programmabile

Nell’epoca Goguen, quella successiva alla Shelley, si rende la rete Cardano programmabile attraverso l’introduzione di:

  • smart contract
  • token nativi
  • NFT – non Fungible Token
  • applicazioni decentralizzate (DAPP) come quelle relative alla finanza decentralizzata (DEFI)

Il bello è che gli sviluppatori di cardano hanno pensato proprio a tutto. La blockchain di Cardano è programmabile, ok, ma non solo da parte di esperti sviluppatori di blockchain, ma, grazie al linguaggio Marlowe, anche i non addetti ai lavori, potranno programmare i vari smart contract in modo completamente guidato con tanto di simulatore che mostra il risultato dello smart contract creato. 

Ma non finisce qui perchè un altro aspetto decisamente rivoluzionario della blockchain di Cardano è quello di abilitare gli utenti alla creazione di token nativi, oltre che a NFT e DAPP. 

Un token nativo può essere gestito direttamente sulla Blockchain di Cardano e non necessita quindi di smart contract, questo vuol dire che è decisamente più economico. Infatti le transazioni di questi token non richiederanno del gas, ovvero delle commissioni da pagare come invece attualmente accade sulla rete Ethereum con i tokens non nativi che sono soggetti a commissioni altissime nel momento in cui si devono trasferire. 

Come investire in Cardano e dove acquistare ADA

Uno dei modi più sicuri per investire in Cardano è sicuramente quello di depositare i propri euro su una delle seguenti piattaforme, direttamente con carta di credito o bonifico bancario e poi effettuare la conversione degli euro in ADA.

crypto com logo

Su entrambe le piattaforme si dispone di un wallet ADA custodial, vale a dire che sono le piattaforme stesse a detenere le chiavi private dei nostri wallet, in quanto piattaforme centralizzate. Per poter detenere solo noi le chiavi private del nostro wallet ADA occorre trasferirle su un wallet dedicato decentralizzato di Cardano, il Daedalus Wallet.

Una volta acquistati gli ADA, è quindi bene trasferirli sul wallet Daedalus di Cardano scaricabile direttamente da questo indirizzo daedaluswallet.io

Attraverso il wallet Daedalus è anche possibile mettere in staking i propri ADA sul wallet Shelley di Daedalus in modo da crearsi una rendita passiva. Possedere i propri ADA sul Daedalus Wallet ti permette di possedere le chiavi private del tuo portafoglio ed è quindi più sicuro. Importantissimo è conservare in luogo sicuro il seed del Daedalus Wallet altrimenti non si potrà mai più accedere al proprio portafoglio ADA

È importante ricordare che Daedalus Wallet ha al suo interno un full-node, ovvero, una volta installato, sul proprio pc Windows, Linux, o sul proprio macOS, andrà a scaricare l’intera blockchain di Cardano. La fase di download e sincronizzazione della blockchain, può richiedere anche molte ore, anche giorni, e questo dipende dalla potenza del proprio computer e dalla velocità della propria rete.

Cardano è stata inoltre listata anche su Coinbase Pro, indice del fatto che si tratta di un progetto Crypto estremamente valido, collaudato ed efficiente, proprio perchè Coinbase sta per essere quotato in borsa al Nasdaq e non si permetterebbe mai di andare ad inserire un progetto privo di fondamenta.